“Siamo quello che mangiamo” – i ragazzi raccontano

“Siamo quello che mangiamo” – i ragazzi raccontano

3 Maggio 2019 Off Di Associazione Parole Contrarie

Lo scorso 19 Marzo alla scuola Murialdo di Foggia l’Associazione Parole Contrarie ha tenuto un seminario intitolato “Cibo ed Emozioni“. Siamo molto felici di vedere quanto i ragazzi siano stati bravi a recepire e fare loro i messaggi che abbiamo desiderato trasmettere.

Un sentito ringraziamento alla dirigenza, Ida La Salandra, Roberta Procaccini e a tutti i docenti che hanno sostenuto il progetto e ci hanno permesso di realizzare questo incontro, ai genitori degli alunni, ma soprattutto ai ragazzi, che hanno partecipato con entusiasmo, interesse e la con la loro grande capacità di cogliere, con intelligenza ed emozione, il significato di questi momenti di condivisione.

E un grazie speciale a tutta la redazione de “Lo Strillone”, il giornale della scuola, che ci ha intervistati ed ha accolto con interesse l’evento, ed in particolare a Silvia Ferrantino della 2°B che ha descritto così bene il nostro incontro in questo articolo.

“Nella nostra scuola si è tenuto il seminario informativo “Cibo ed emozioni”. Vi proponiamo un dettagliato e illuminante resoconto di un’alunna su un argomento sempre al centro di accesi dibattiti e molti confronti.

CIBO ED EMOZIONI Il professore Carangella ha iniziato prendendo spunto da una frase del film “Ratatouille”: Se è vero che siamo quello che mangiamo, io voglio mangiare solo cose genuine! Questa frase ha colpito molto i ragazzi, perché il cibo trasforma il nostro organismo facendolo crescere, facendolo stare bene o male. A tal proposito, il professore ha ricordato ai ragazzi il documentario Super size me, che hanno visto in classe e che parla del cibo spazzatura nei Fast Food.

QUESTIONE DI EMOZIONI L’argomento successivo è stato trattato dallo psicologo Alessio Tortorella che ha introdotto il suo argomento con questa frase: Il cibo è sempre collegato alle emozioni e allo stare insieme. Ha parlato in particolare delle emozioni, dicendo che quelle di base sono: rabbia, paura, tristezza, gioia, disgusto. L’emozione che ha trattato il relatore è stata la paura, paura di non essere accettati, paura di sbagliare, paura di conoscere nuove persone, e di come alcune persone cercano di gestirla attraverso il cibo, in maniera compulsiva.

ATTENZIONE ALLE ETICHETTE La relatrice seguente è stata la dietista Speranza Alessandra, che ha parlato dell’importanza delle etichette. Ci ha riferito che gli ingredienti scritti sui cibi sono in ordine decrescente e ha fatto l’esempio della Nutella Ferrero, facendoci notare che il primo ingrediente non erano le nocciole, ma lo zucchero, seguente all’olio di palma, stessa cosa nella crema Pandistelle. Ha fatto anche un elenco dei cibi sani e di quelli spazzatura.

LE PUBBLICITÀ CI INGANNANO? A conclusione del seminario, il professore Carangella ha fatto vedere ai ragazzi alcune pubblicità, come elemento che influisce maggiormente nella nostra scelta alimentare e dà anche dei messaggi non positivi. Il professore ha fatto anche notare che nella pubblicità ci sono delle parole che ci condizionano. Per esempio nella pubblicità del McDonald’s le parole sono: mamma, mangio, pranzo; oppure in quella del Mulino Bianco: integrali; e quella della Coca-Cola: felicità e famiglia. Infine, grazie a questo incontro, i ragazzi dovrebbero essere consapevoli della loro scelta alimentare senza farsi ingannare dalla pubblicità e dalle paure.”

 

Fonte “Lo Strillone” – giornalino online della scuola Murialdo – Foggia